Carissimi soci e carissime socie,

lo scorso marzo di quest’anno inauguravamo con una cerimonia molto emozionante questo luogo. Lo abbiamo presentato alla città come un luogo nuovo, di socialità, di relazione, quindi, in questi tempi difficili, rivoluzionario. Lo abbiamo presentato come luogo di riflessione, di cultura, di umanità. Lo abbiamo presentato come luogo di costruzione. Lo abbiamo presentato come punto di riferimento per tante e tanti che in questo momento si sentono senza casa, spaesati. Avevamo già allora mostrato la nostra preoccupazione per ciò che stava succedendo nel nostro Paese e nel mondo. Non possiamo dire che le cose siano migliorate da marzo ad oggi. Anzi. Dalle bocche e dalle tastiere degli amici più vicini fuoriescono parole di odio che mai avremmo immaginato di sentire o leggere. La questione dei migranti, cavalcata anche in Italia da forze razziste, ha fatto svanire la nebbia: ora si vedono chiaramente violenza e disumanità di fronte a noi. Cattivi presagi per un futuro ancora peggiore. Allora, oggi più di prima, questo luogo serve.
Grazie alla disponibilità, alla generosità, all’impegno di alcuni soci fondatori siamo riusciti a dare il via a questo progetto. Essi hanno messo a disposizione cifre importanti, a 5 cifre, per intenderci.
Grazie alla dedizione di non pochi soci e socie siamo riusciti ad organizzare in questo luogo numerosi momenti di carattere culturale, sociale e politico che ci hanno qualificato tra le realtà più attive nel territorio.
In tre mesi si contano ben 19 eventi, della natura più diversa.
Con l’Arci abbiamo organizzato la rassegna cinematografica L’Italia che non si vede, una iniziativa sulla Palestina e sulla situazione tragica del popolo palestinese a 70 anni dalla nakba, la proiezione di Lunadigas, in occasione del periodo dedicato ai diritti delle coppie LGBT. Mi sento di ringraziare a tal proposito il direttivo dell’Arci e colgo l’occasione per fare gli auguri alla nuova presidente del circolo Alice Cardia con l’auspicio che si possano realizzare sempre più momenti di condivisione, solidarietà, cultura all’interno di questo spazio. Naturalmente gli auguri vanno anche ad Andrea Contu che “passa di grado” e oggi è responsabile dell’Arci per tutto il territorio.
È necessario sottolineare l’impegno di Ruas, che ha organizzato due appuntamenti del Baratto Solidale in questa sede e che ha promosso la giornata di solidarietà per Albeschida lo scorso 22 giugno, alla quale la Casa del Popolo ha aderito. Vorrei personalmente ringraziare Alessandra per il suo costante impegno. Grazie ad Asce abbiamo potuto ospitare il giornalista Silvestro Montanaro e dedicare una serata di riflessione sui temi della migrazione e dell’Africa. La Casa del Popolo ha contribuito in modo determinante alla realizzazione del 25 aprile a Villa Sulcis e ha messo a disposizione le proprie strutture a diversi eventi di carattere culturale e sociale organizzati da altri enti o associazioni.
In questo luogo si riuniscono anche l’ANPI di Carbonia e Liberi e Uguali, che giusto ieri, presso questa sede, ha dato il via al suo tesseramento.
Grazie alla disponibilità di Marta e Pia, abbiamo organizzato i laboratori di riciclo per bambini. Per 4 appuntamenti la Casa del Popolo ha accolto i figli e i genitori di questo quartiere. Questa iniziativa incarna profondamente lo spirito di coinvolgimento nei confronti del quartiere che ci ospita, che è uno degli obiettivi primari della nostra azione.
Abbiamo organizzato un interessantissimo dibattito sulla scuola, alla presenza dell’assessore regionale Dessena. Abbiamo ospitato presentazioni di libri, come quella alla presenza di Loris Campetti. Grazie a Mario Tuscano per avercelo portato!

Abbiamo inoltre organizzato momenti di convivialità: la festa del vino con lo spettacolo teatrale ‘Il mercante di indulgenze’, lo spettacolo Note Popolari con Francesco Manca, un laboratorio di degustazione della birra prodotta dal birrificio artigiano Hop us est! Un ringraziamento particolare ad Andrea Tedde, responsabile del centro e nostro mescitore di fiducia.
La Casa del Popolo aderisce alla campagna referendaria Pro Sardinia e invita i soci e le socie a firmare la proposta dei 4 quesiti referendari promossi dal comitato. Recentemente abbiamo ospitato il presidente del comitato, il consigliere regionale Paolo Zedda, con il quale abbiamo approfondito i temi del referendum. Trovate un banchetto vicino all’ingresso nel quale potrete apporre le vostre firme. Vi invito a farlo. Sempre a tal proposito vi informo che per venerdì 13 sarà organizzata qui una cena sociale proprio al fine di raccogliere le firme.

Il bilancio delle attività svolte è certamente positivo. Dobbiamo altrettanto certamente migliorare. Credo che dovremmo lavorare maggiormente al coinvolgimento del quartiere. Infatti abbiamo visto che a parte i laboratori riciclo, non siamo riusciti a far partecipare gli abitanti che stanno a pochi metri da noi alle altre iniziative della Casa del Popolo. Dobbiamo pensare di uscire da qui e spostarci di pochi metri. Oggi le persone non sono più abituate alla vita di comunità. Dobbiamo portarle qui dentro andandocele a prendere.
Per questo propongo la realizzazione di un evento proprio qui nella piazza Nadia Spano da tenersi entro la prima settimana di agosto. In questo evento la Casa del Popolo si affaccia al quartiere, lo coinvolge, si mette in mostra, crea relazione. Naturalmente c’è bisogno di tutto il supporto dei soci e delle socie e chiedo fin da ora la vostra disponibilità a partecipare e ad organizzare.

Tra gli obiettivi non ancora raggiunti c’è l’organizzazione di alcune misure sociali di cui avevamo parlato il giorno dell’inaugurazione, come il pastificio sociale e lo sportello di segretariato sociale. Credo che per questo autunno dovranno essere assolutamente messe in piedi.

Infine, cari soci e care socie, la questione economica. La Casa del Popolo ha bisogno di entrate. Nonostante siano stati diversi i contributi, talora anche generosi, di soci e socie, sono diverse le uscite non preventivate e, inoltre, l’organizzazione degli eventi costa. Vorremmo un giorno anche riuscire ad ipotizzare l’insonorizzazione dei locali e voi sapete che tutto questo avrebbe un dispendio di risorse non indifferente. Chiediamo perciò a tutti noi se ci fosse la disponibilità di versare una quota mensile. Il nostro statuto prevede la qualifica di socio sostenitore, con, naturalmente, anche ripercussioni nella suddivisione dei proventi dalla vendita della proprietà qualora questa organizzazione malauguratamobbiamo pensare di uscire da qui e spoente dovesse sciogliersi. Cosa che, ovviamente, tutti i presenti a partire dal sottoscritto non si augurano.

Infine possiamo dare una mano anche chiedendo ai nostri amici e alle nostre amiche di iscriversi. Oggi siamo più di 100 iscritti ma possiamo ragionevolmente raddoppiare il numero delle tessere. Questo avrebbe ripercussioni positive sia dal punto di vista economico che dal punto di vista della partecipazione.

Vorrei concludere ringraziando tutto il direttivo, i soci fondatori, il vicepresidente Franco Saddi, grazie al quale questo luogo non sarebbe così bello ed accogliente come è.

Grazie a tutte e tutti.

Matteo Sestu

Carbonia, 3 luglio 2018

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